Architetture Multi-Agente

Architetture Multi-Agente
Dettaglio dei vari pattern (gerarchico, a rete, con intervento umano, sequenziale, router, ecc.) e criteri di scelta
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“Agenti AI: Prospettive, Sfide e Architetture per un Futuro Inclusivo e Sostenibile”, che puoi leggere e scaricare liberamente in fondo alla pagina.

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Perché “multi-agente”?

Quando un singolo Agente AI non basta a gestire la complessità di un sistema — ad esempio in una grande azienda con processi eterogenei o in una catena di supply chain globalizzata — la soluzione più efficace può essere la collaborazione di più agenti specializzati. Ogni agente si concentra su un’area specifica: analisi dati, interazione con l’utente, automazione di flussi, ecc., e tutti insieme cooperano come un team.

Pattern di architettura piĂą comuni

  • Architettura Gerarchica
    • Come funziona: Un agente “supervisore” coordina altri agenti specializzati (es. analisi dati, gestione documenti), aggregando i risultati finali.
      • Pro: chiara linea di comando, maggiore controllo, utile in contesti dove la compliance è elevata.
      • Contro: il supervisore diventa un collo di bottiglia; se fallisce, l’intero sistema si blocca.
    • Esempio: Nel settore bancario, un agente principale gestisce le richieste di analisi del credito e ne smista porzioni ad agenti specifici per la valutazione di storico interno, rating esterni e credenziali del cliente.
  • Architettura con Intervento Umano
    • Come funziona: L’agente compie analisi e proposte, ma un operatore (umano) deve approvare azioni critiche prima di procedere.
      • Pro: ideale in contesti regolamentati (sanitĂ , finanza) dove l’errore ha alto impatto; l’umano può effettuare verifiche e validazioni.
      • Contro: perdita di velocitĂ  e scalabilitĂ ; serve personale dedicato e formato.
    • Esempio: Un agente diagnostico in ambito medico propone una terapia; il medico la verifica e dĂ  il consenso prima di applicarla.
  • Architettura a Rete
    • Come funziona: Diversi agenti agiscono in modo paritario, scambiandosi dati senza un supervisore centrale.
      • Pro: elevata resilienza (non c’è un singolo punto di fallimento), adattabile a contesti distribuiti (IoT, supply chain globali).
      • Contro: complessa da orchestrare e monitorare; la coerenza tra agenti va gestita con attenzione.
    • Esempio: In una rete di sensori e robot industriali, ciascun agente locale prende decisioni “in loco”, ma condivide insight e dati in tempo reale.
  • Architettura Sequenziale
    • Come funziona: Una pipeline lineare in cui ogni agente elabora il risultato del precedente e lo passa al successivo.
      • Pro: semplice da implementare e tracciare; ideale per flussi con step definiti (es. estrazione dati → analisi → report).
      • Contro: se un agente fallisce, l’intera pipeline si blocca; poca flessibilitĂ  per iterazioni o cambi di percorso.
    • Esempio: Nel marketing, un agente raccoglie dati pubblicitari, un secondo calcola KPI, un terzo crea un report finale da inviare ai clienti.
  • Architettura Router
    • Come funziona: Un agente “router” smista ogni richiesta all’agente piĂą adatto (in base a competenze o disponibilitĂ  di risorse).
      • Pro: bilanciamento del carico, specializzazione; ottima per sistemi che ricevono richieste eterogenee.
      • Contro: il router diventa un punto critico; se non funziona bene o è mal configurato, le performance crollano.
    • Esempio: Un contact center in cui un agente router classifica le chiamate (amministrative, tecniche, commerciali) e le inoltra all’agente specializzato corrispondente.

Criteri di scelta

Come capire quale architettura multi-agente sia la piĂą adatta? Alcuni fattori chiave:

  • Struttura organizzativa e requisiti di controllo
  • Settori con alto bisogno di tracciabilitĂ  (finanza, sanitĂ ) potrebbero optare per un modello gerarchico o con intervento umano.
  • Aziende con processi distribuiti (logistica globale, IoT) possono trarre vantaggio da un’architettura a rete.

ComplessitĂ  e interdipendenze

  • Se il flusso è lineare e ripetibile, un’architettura sequenziale può bastare.
  • Se servono decisioni in parallelo e in tempo reale, può risultare piĂą efficace una struttura a rete o un router.

ScalabilitĂ  e resilienza

  • PiĂą agenti, piĂą punti di possibile guasto. Una rete distribuita può ridurre l’effetto “single point of failure”.
  • Un sistema gerarchico con supervisore garantisce maggiore controllo, ma rischia di rallentare se il carico sale rapidamente.

Livello di automazione vs. controllo manuale

  • In ambienti soggetti a normative rigide, inserire un controllo umano (human-in-the-loop) risulta imprescindibile.
  • Per scenari con bassa criticitĂ  o alto volume di transazioni, può convenire un modello completamente automatizzato.

Conclusioni

Le architetture multi-agente offrono versatilità e scalabilità superiori a quelle di un singolo agente, ma la scelta del pattern (gerarchico, a rete, con intervento umano, sequenziale o router) dipende dalle esigenze e dai vincoli di ciascuna realtà. Una valutazione attenta dei flussi di lavoro, delle competenze interne e delle risorse tecnologiche disponibili è fondamentale per disegnare la configurazione vincente.

Nel prossimo articolo, concluderemo con consigli pratici per aziende e policy maker, e vedremo perché la governance etica e la sostenibilità sono aspetti cruciali per garantire un’adozione responsabile degli Agenti AI.
Nel frattempo, puoi trovare qui un’analisi più dettagliata nel PDF completo.

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